L'accordo di assistenza amministrativa in ambito doganale con gli Stati Uniti prevede una collaborazione bilaterale più intensa per quanto riguarda prevenzione, indagini e scoperta in materia di infrazioni doganali. Visti i legami economici e l'elevato volume degli scambi di merci, simili infrazioni danneggiano gli interessi economici, fiscali e di politica commerciale dei due Paesi contraenti. Tra l'altro, la conclusione dell'accordo rappresenta per gli Stati Uniti una condizione per avviare futuri negoziati relativi a un accordo sul riconoscimento reciproco delle misure doganali di sicurezza (tuttavia senza alcuna garanzia). Un accordo di questo genere semplificherebbe il trattamento doganale all'importazione di merci dagli Stati Uniti ed è dunque nell'interesse della Svizzera.
Sotto la guida dell'Organo strategia informatica della Confederazione (OSIC) e con il coinvolgimento attivo dei cancellieri di Stato e dei responsabili del Governo elettronico di Confederazione, Cantoni e Comuni sono nate la Strategia di e-government Svizzera e una convenzione quadro di diritto pubblico sulla collaborazione in materia di Governo elettronico. L'obiettivo della Strategia di e-government Svizzera è di impostare l'attività amministrativa in tutto il Paese in modo che sia il più possibile vicina al cittadino, efficiente ed economica grazie all'impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Essa deve essere decentrata, ma comunque coordinata e sotto la vigilanza di un organismo di controllo e di una segreteria definiti da Confederazione e Cantoni in una convenzione quadro sulla collaborazione in materia di Governo elettronico.
L'avamprogetto rivede ampiamente le disposizioni del Codice delle obbligazioni concernenti la società anonima e il diritto contabile. La revisione persegue quattro obiettivi principali: migliorare il governo societario (la cosiddetta persegue quattro obiettivi principali: migliorare il governo societario la cosiddetta corporate governance), riformare le norme relative alla struttura del capitale, aggiornare le disposizioni concernenti lo svolgimento dell'assemblea generale e rivedere il diritto contabile.
Con la riforma II dell'imposizione delle imprese ci si propone di migliorare l'attrattiva della piazza Svizzera attraverso uno sgravio fiscale mirato del capitale di rischio, a vantaggio, innanzitutto, degli investitori operanti a livello imprenditoriale. Il progetto posto in consultazione contempla tre varianti, le quali si differenziano sotto il profilo dell'imposizione del titolare della partecipazione. Mentre la prima e la seconda variante prospettano, oltre allo sgravio degli utili distribuiti, l'imposizione parziale degli alienazione delle cosiddette partecipazioni qualificate, la terza variante prevede esclusivamente un'imposizione più mite della distribuzione di utili. A dipendenza della variante, la riforma II dell'imposizione delle imprese comporterà, nella fase introduttiva, una diminuzione più o meno importante degli introiti quantificabile in una perdita compresa tra 700 e 730 milioni a livello cantonale e tra 30 e 60 milioni a livello federale. La crescita economica indotta dall'agevolazione fiscale produrrà tuttavia un incremento del gettito fiscale e si tradurrà a lungo termine in un parziale autofinanziamento della riforma.
L'imposizione delle opzioni dei collaboratori deve essere disciplinata a livello legislativo. Questo vale anche per qualsiasi prestazione valutabile in denaro, prevista dai vari modelli di partecipazione dei collaboratori.