La nuova ordinanza disciplinerà i dettagli relativi alla sanità militare e colmerà le lacune, ad esempio l’esercizio della professione del personale medico militare a livello nazionale. L’ordinanza sulla sanità militare costituirà l’equivalente degli atti normativi cantonali in materia di sanità, ospedalizzazione e agenti terapeutici applicabili al settore civile.
Con la modifica del 29 settembre 2023 della legge sulla sicurezza delle informazioni (LSIn; RS128), il Parlamento ha deciso di introdurre un obbligo di segnalare ciberattacchi a infrastrutture critiche. Con l’OCS il Consiglio federale presenta le disposizioni d’esecuzione relative alla modifica della LSIn. L’ordinanza disciplina la Ciberstrategia nazionale e il suo comitato direttivo, i compiti dell’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS); lo scambio di informazioni tra l’UFCS e le autorità e le organizzazioni per la protezione contro gli ciberincidenti e ciberminacce come pure l’obbligo di segnalare gli ciberattacchi.
La mutevole situazione di minaccia che presenta nuove forme, la trasformazione sociale, tecnica ed economica in generale e le ripercussioni della pandemia di COVID-19 nonché la crisi energetica obbligano l’esercito e l’amministrazione militare a intraprendere un percorso di adattamento e di evoluzione. A tal fine è necessario adeguare la legge militare, l’organizzazione dell’esercito, l’ordinanza dell’Assemblea federale sull’amministrazione dell’esercito e ulteriori atti normativi.
Il diritto d’esecuzione della legge sulla sicurezza delle informazioni (LSIn) comprende tre nuove ordinanze (ordinanza sulla sicurezza delle informazioni, ordinanza sui controlli di sicurezza relativi alle persone, ordinanza sulla procedura di sicurezza relativa alle aziende) e un’ordinanza sottoposta a revisione parziale, ovvero l’ordinanza sui sistemi di gestione delle identità e sui servizi di elenchi della Confederazione. La modifica più importante consiste nell’introduzione di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni in tutte le unità amministrative. L’entrata in vigore della LSIn è prevista per la metà del 2023.
Il rapporto presenta un’analisi completa degli sviluppi nell’ambito della politica di sicurezza, delle minacce e dei pericoli e definisce gli obiettivi e le priorità per la politica di sicurezza dei prossimi anni.
Con decisione del 16 settembre 2011 il Consiglio federale ha adottato il rapporto concernente il trasferimento dei compiti della giustizia militare alle autorità giudiziarie civili (qui di seguito «rapporto», non disponibile in italiano). Il DDPS è stato incaricato di preparare, in collaborazione con il DFGP, il necessario adeguamento delle pertinenti basi legali per attuare l'opzione 2 contemplata nel rapporto («trasferimento di singoli compiti della giustizia militare alle autorità giudiziarie civili» [trad.]). I documenti inviati in consultazione prevedono in linea di principio l'attuazione completa dell'opzione 2 descritta nel rapporto.
Decreto federale del Parlamento con il mandato al Consiglio federale di pianificare l'acquisto di nuovi aerei da combattimento e di un nuovo sistema di difesa terra-aria per un volume finanziario massimo di 8 miliardi di franchi.
La legge sulle attività informative (LAIn) è stata approvata in settembre 2015 (Parlamento) e in settembre 2016 (referendum). L'entrata in vigore della legge sulle attività informative comporta una revisione totale del disciplinamento a livello di ordinanza. A tal fine sono previste tre ordinanze: l'ordinanza sulle attività informative (OAIn), l'ordinanza sui sistemi d'informazione e di memorizzazione del Servizio delle attività informative della Confederazione (OSIM-SIC) e l'ordinanza concernente la vigilanza sulle attività informative (OVAIn). La procedura di consultazione presente concerne l'OVAIn.
Polycom è la rete radio di sicurezza delle autorità e delle organizzazioni attive nel campo del salvataggio e della sicurezza. Per il previsto rinnovo parziale del sistema a partire dal 2018 e la relativa suddivisione dei costi, si intende creare una base legale più solida.
Il rapporto del Consiglio federale sulla politica di sicurezza costituisce il documento fondamentale per la politica di sicurezza svizzera dei prossimi anni. Il rapporto contiene un'analisi dettagliata delle minacce e dei pericoli attuali e del contesto in materia di politica di sicurezza della Svizzera. Il rapporto fornisce informazioni sulla strategia che persegue la Svizzera in materia di politica di sicurezza e sul contributo fornito dai singoli strumenti della politica di sicurezza per la prevenzione, la difesa e la gestione delle minacce e dei pericoli. Inoltre il rapporto si esprime anche sulla condotta in materia di politica di sicurezza a livello di Confederazione e di Cantoni e sulla collaborazione nell'ambito della Rete integrata Svizzera per la sicurezza. Analogamente all'ultimo rapporto, risalente al 2010, il presente progetto di rapporto è stato elaborato in stretta collaborazione tra Confederazione e Cantoni.
L'avamprogetto di legge ha lo scopo di creare basi legali formali unitarie per la gestione e l'organizzazione della sicurezza delle informazioni in seno alla Confederazione. L'avamprogetto comprende, tra l'altro, la classificazione di informazioni, la protezione dei mezzi TIC, i controlli di sicurezza relativi alle persone e la procedura di sicurezza unificata relativa alle aziende. In considerazione delle esigenze della società dell'informazione prevede inoltre a livello federale un'organizzazione inter-autorità della sicurezza delle informazioni.
Vi abbiamo sottoposto il rapporto sull'esercito 2010 il 1° ottobre 2010. Esso presenta il profilo delle prestazioni, un modello di base e i mezzi finanziari necessari. Quando avrete terminato l'esame del rapporto e saranno decisi il quadro e gli orientamenti della sua attuazione, vi sottoporremo nel 2013 un messaggio per modificare le relative basi legali.
Il rapporto fissa le linee direttrici e delle misure per la strategia della protezione della popolazione e della protezione civile per gli anni a partire da 2015. Il presente progetto di rapporto è stato elaborato in stretta collaborazione con i Cantoni.
Il Rapporto sull'esercito, che costituisce la concretizzazione dell'ulteriore sviluppo dell'esercito delineato nel Rapporto sulla politica di sicurezza, tematizza i problemi dell'esercito e le misure volte alla loro eliminazione o attenuazione. I rischi e le conseguenze per l'esercito sono illustrati mediante «case studies». Le attività dell'esercito e le sue possibili prestazioni sono state definite in base alle potenziali vulnerabilità. Nel profilo prestazionale i compiti dell'esercito sono concretizzati a livello qualitativo e quantitativo. Su queste basi sono stati allestiti un modello di esercito e relative varianti. Infine sono stati formulati i principi fondamentali per l'ulteriore sviluppo dell'esercito.
Il rapporto in questione costituirà il documento fondamentale per la politica di sicurezza svizzera dei prossimi anni. Sotto il profilo dei contenuti, domina la continuità con la politica di sicurezza attuale. Vi sono singole correzioni di rotta, ma nessun cambiamento di rotta vero e proprio. La politica di sicurezza viene definita in maniera sensibilmente più ampia e integrale (considerando i contributi cantonali e comunali alla sicurezza), ma l'attuale strategia fondamentale viene mantenuta: si mira a un'interazione efficace dei mezzi della politica di sicurezza della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni e anche a una collaborazione internazionale. Nel rapporto, i cambiamenti essenziali riguardano l'assetto della collaborazione in materia di politica di sicurezza in Svizzera e lo strumento «esercito».
Entrambe le ordinanze non sono più attuali e vanno abrogate senza essere sostituite.
Le condizioni per la custodia al domicilio dell'arma di servizio, per la cessione in proprietà e per la consegna in prestito dell'arma nel quadro del tiro fuori del servizio e ai giovani tiratori devono essere ottimizzate. Questa revisione concerne l'Ordinanza del 5 dicembre 2003 sull'equipaggiamento personale dei militari, l'Ordinanza del DDPS del 9 dicembre 2003 sull'equipaggiamento personale dei militari e l'Ordinanza del DDPS dell'11 dicembre 2003 sul tiro fuori del servizio.
Il 25 febbraio 2009 il Consiglio federale ha deciso, fatta salva l'approvazione del Parlamento, di mettere a disposizione dell'operazione militare internazionale NAVFOR/Atalanta dell'Unione europea dei militari svizzeri per la protezione di navi del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite e di navi mercantili svizzere. Contemporaneamente, ha deciso di sottoporre al Parlamento una modifica della legge federale sull'esercito e sull'amministrazione militare (legge militare) che creerà la base legale affinché in futuro la Svizzera possa partecipare con mezzi militari a operazioni di polizia internazionali quando sono direttamente o indirettamente minacciati importanti interessi svizzeri.
Ordinanza d'esecuzione del articolo 16 della legge federale del 5. ottobre 2007 sulla geoinformazione (LGI).
La consultazione concerne le opzioni per l'ulteriore modo di procedere.